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Abito in collina da 30 anni e 15 anni fa possedevo una panda 4×4. Fantastica sulla neve, sugli sterrati. Ad ogni nevicata mi divertivo a vedere super suv enormi e grandi fuoristrada
rimanere bloccati alle prime nevicate.

Quell’auto andava ovunque. Una mattina nevicava abbondantemente, mi pregustavo già la guida sulle strade innevate. Salgo in auto, la metto in moto e…stac!.il tergicristallo si rompe al primo movimento.

Cavolo! Non posso usare l’auto perché la troppa neve impedisce la visibilità…Un motore eccezionale, una tenuta di strada straordinaria …un potenziale bloccato da un elemento di
per sé quasi banale. Ecco il classico dettaglio che fa la differenza!

Conosco molte persone che sanno tutto sull’alimentazione; comprano tutto biologico, mangiano poca carne rossa, molte verdure, frutta, cereali, abbinano gli alimenti in modo
razionale, sono molto attente a tutto ciò che ha a che fare con il cibo…

…ma nonostante tutti questi accorgimenti buone soffrono di gonfiore addominale, il loro intestino è molto irritato, hanno vari disturbi gastrici ecc…come è possibile?

Ci possono essere più cause per questi malesseri, ma, come per la panda di prima, ci può essere un dettaglio che fa la differenza in positivo.

Nella prima newsletter abbiamo descritto l’importanza di affilare la lama nelle aree più importanti della nostra vita. Oggi vedremo come usare un semplice dettaglio per assimilare
meglio l’energia del cibo e usarla nel migliore dei modi…continua a leggere.

È noto che lo stress può causare gonfiore addominale. Possiamo facilmente intuire e sperimentare che ci sono due tipi di stress: uno interno a noi ed uno esterno a noi. Quando
pensiamo allo stress quasi sempre ci riferiamo ad una serie di “fastidi” più o meno grandi che ci circondano quali problemi sul lavoro, problemi relazionali, problemi finanziari, ritmi frenetici, ecc. esiste anche uno stress interno, biologico dato dallo stato di intossicazione dovuto prevalentemente da un eccesso di cibo, da una qualità scarsa dello stesso,
dall’abuso di farmaci o sostanze chimiche e da uno stress interno psicologico, dato da false credenze, dialogo interiore negativo, focalizzazione su elementi improduttivi, inutili o
nocivi.

Quello che ci succede spesso e che ci portiamo a tavola i “problemi/stress” della mattinata. Il momento del pranzo dovrebbe essere anche un momento di recupero psicofisico, non lo
diventa se continuo a stimolare il cervello guardando uno schermo, smartphone o computer o se continuo a parlare e discutere dei problemi lavorativi con colleghi…
mangiare da stressati o stressandoci non può far altro che impedire una corretta digestione ed assimilazione del cibo e dei suoi nutrienti. Ecco che qui ci viene in aiuto una
semplice quanto controtendenza abitudine.

IL RILASSAMENTO PRIMA DEL PASTO
​Come funziona? E’ molto semplice!

Situazione ideale.
Per questa prima situazione dovete avere a disposizione una pausa pranzo sufficientemente lunga diciamo 1 ora e la possibilità di sdraiarvi. Prima di pranzare
Fate qualche respiro più profondo del solito (diciamo 10-15 respiri), poi sdraiatevi e dormicchiate 20-30 minuti; se non riuscite a dormire state tranquilli con gli occhi chiusi a
riposare e possibilmente senza creare pensieri negativi. Poi pranzate

Situazione adattata
per quando non avete 1 ora di tempo e non avete un posto dove sdraiarvi. In un luogo dove potete stare seduti in silenzio, in posizione comoda (suggerisco la postura di 2° della Sofrologia Caycediana) senza essere disturbati dedicatevi 5’-10’ semplicemente a rilassare il corpo e a seguire il flusso del vostro respiro con la vostra attenzione. Rilassate il corpo, rilassate il respiro e abbiate pensieri leggeri. Fate la prova di questo semplice ma potente accorgimento e potrete vedere come la
vostra digestione migliorerà facendo scomparire la stanchezza postprandiale. Avrete più energia per il resto della giornata.

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